Tempo di vacanze
È piena estate ormai, tempo di vacanze.
C’è finalmente chi riesce a prendere le tanto agognate vacanze e va al mare o in montagna con la famiglia, il fidanzato, la fidanzata, gli amici o da solo/a all’avventura.
E il freelance?
Timoroso di perdere opportunità o per senso del dovere e rispetto degli impegni già presi, è capace di portare con sé il laptop in spiaggia, in montagna e finanche in capo al mondo!
Malgrado i familiari e gli amici gli consiglino di “staccare la spina” per evitare il “burnout“, il freelance non riesce o molto spesso non può farlo. Si sente dire quanto sia bella e più fortunata la vita da freelance, ma molto spesso si dimentica che i freelance, oltre a non avere orari e a dover essere pronti a lavorare anche di sera o di notte, non hanno diritto alle canoniche ferie. Se le prendono, lo fanno a rischio di perdere clienti vecchi e nuovi.
Eppure, per garantire sempre un servizio professionale e di alta qualità, una pausa lontani da laptop, smartphone, e-mail, cat tool, messaggi skype, messenger o what’s app, sarebbe necessaria per evitare di incorrere nel cosiddetto “burnout” (esaurimento da eccessivo lavoro).